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Property e Project management, progettazione ingegneristica e architettonica integrata, consulenza e marketing per l’intermediazione, soluzioni digitali per il real estate e ruolo della committenza al Secondo Forum Nazionale dei Servizi immobiliari

Property e project management, progettazione ingegneristica e architettonica integrata, servizi, consulenza e marketing per l’intermediazione, soluzioni digitali per il real estate e ruolo della committenza,

Comunicato stampa 2 Forum servizi Immobiliari 2025

Scenari Immobiliari presenta il Secondo Forum Nazionale sull’industria dei Servizi Immobiliari.

 

 

Property e project management, progettazione ingegneristica e architettonica integrata, servizi, consulenza e marketing per l’intermediazione, soluzioni digitali per il real estate e ruolo della committenza, tra i principali approfondimenti del Secondo forum nazionale sull’industria dei servizi immobiliari, in programma il 19 novembre 2025 a Milano, in occasione del quale è stato presentato l’undicesimo “Rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia” realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con le principali società di servizi italiane.

 

Le società di property management che costituiscono il gruppo di lavoro del Rapporto di Scenari Immobiliari hanno un fatturato complessivo per l’anno 2024 che sfiora i 310 milioni di euro, con un incremento del 5,1 per cento rispetto al 2023 (nonostante la riduzione del numero di soggetti partecipanti), e contano un totale superiore ai 1.580 addetti, circa 270 in più rispetto all’anno precedente. La stima relativa alla variazione del fatturato fornita dalle Società rappresenta un ulteriore elemento di positività, che consolida l’andamento espansivo del comparto dopo la leggera flessione osservata nel 2022, a fronte di previsioni che vedono buona parte delle Società mostrare un andamento del fatturato in crescita o stabile per la fine dell’anno in corso, dando così segnali di fiducia nelle possibilità e capacità di crescita del settore dei servizi immobiliari in un periodo sempre più influenzato dall’intelligenza artificiale. Questi dati sono stati resi noti durante la tavola rotonda dedicata al PROPERTY MANAGEMENT che ha visto  la partecipazione di Ermanno Pievani (ABACO TEAM), Barbara Polito (CBRE), Claudio Iengo (COLLIERS ITALIA), Fabiana Zanchi (GENERALI REAL ESTATE), Cristiana Busca (IPI MS), Corrado Sensale (PRELIOS INTEGRA), David Vichi (REVALO), Andrea Migliore (RINA PRIME),  Fabio Porreca (SVICOM),  Paolo Orlando (YARD REAAS), Luca Pignatta (SOFTIME) e Francesca Cassani (TITIRO DIGITAL), per l’approfondimento su innovazione, tecnologia e digitalizzazione relativa al tema. L’industria nazionale dei servizi immobiliari nel corso del 2024 è riuscita a generare più di 215 mila euro per impresa di servizi, mostrando per il secondo anno consecutivo una crescita del venti per cento rispetto al 2023. A livello di addetti i valori sono di 430 mila euro per addetto diretto e 147 mila euro se si considerano anche gli indiretti, in aumento del cinquanta per cento rispetto all’anno precedente. L’evoluzione dimensionale del settore dei servizi, in riferimento alle società partecipanti al Gruppo di lavoro nel corso del quinquennio 2020-2024, ha mostrato nelle ultime rilevazioni un generale cambio di tendenza, ovvero si è assistito a una riduzione del numero di addetti impegnati nello svolgimento di attività riconducibili al property e facility management a fronte di un incremento della forza lavoro chiamata a ricoprire posizioni nel settore dell’asset management, della due diligence e del project management, quest’ultimo nel corso del 2024 ha visto aumentare la propria forza lavoro operante (più dieci per cento circa). Il numero di addetti nel property e facility management, nonostante la contrazione registrata nel 2024, continua a pesare per quasi il 65 per cento sugli addetti totali, mentre nel 2022 era meno del 55 per cento. Advisory e valuation hanno restituito anch’esse andamenti negativi, seppur con dinamicità inferiori (meno dieci per cento e meno 16,3 per cento).

 

Le società specializzate nelle attività afferenti al comparto della progettazione integrata e partecipanti al Rapporto di Scenari Immobiliari hanno sviluppato, nel corso del 2024, un fatturato complessivo superiore ai 145 milioni di euro e impiegato un numero di addetti prossimo alle 1.400 unità. Le specifiche attività di progettazione integrata costituiscono il core business nella totalità delle Società analizzate, con quasi settanta milioni di euro di fatturato. I servizi vengono svolti, nella quasi totalità delle fattispecie, internamente, ad esclusione di specifiche attività riconducibili a ingegneria strutturale e impiantistica specializzata, pianificazione e progettazione della mobilità, direzione lavori, collaudi e certificazioni di sostenibilità ambientale e Esg. Questi i principali dati discussi nel panel sulla PROGETTAZIONE INGEGNERISTICA E ARCHITETTONICA INTEGRATA in cui sono intervenuti Daniele De Bettin (DBA),  Andrea Dallavalle (PROGETTO CMR), Aldo Bottini (PROSPETTIVA), Vittorio Caponetto (SPERI), Giuseppe Vallelonga (SYSTEMATICA) e Pietro Putetto (PLANET IDEA) per l’approfondimento su innovazione, tecnologia e digitalizzazione relativa al tema. Le asset class maggiormente ricorrenti per i servizi di progettazione integrata appartengono al comparto immobiliare retail, uffici, healthcare e ricettivo, a seguire, il residenziale (in prevalenza BtR e, solo secondariamente, BtS). Chiudono questa classifica gli immobili logistici e i data center, questi ultimi vera e propria asset class emergente nel panorama nazionale.

 

Nel 2024 il settore italiano dell’agency ha generato un fatturato complessivo di 14,3 miliardi di euro, impiegando direttamente quasi 22 mila addetti e facendo registrare un fatturato medio di quasi 655 mila euro; se si distribuisse lo stesso fatturato tra i 71.600 addetti complessivi (diretti e indiretti) tale media scenderebbe a quasi 200 mila euro. Tale dato si raffronta con le rilevazioni delle Società che costituiscono il Gruppo di lavoro che indicano un fatturato complessivo per l’anno 2024 che supera i 115 milioni di euro e contano un totale di addetti superiore alle 570 unità per un fatturato medio societario di 19,5 milioni di euro e per addetto superiore ai 200 mila euro. Il numero totale di addetti varia tra le 13 e le 188 unità in relazione al principale mercato di riferimento, rispettivamente, capital market e agency market. Questi alcuni dei trend del focus sui  SERVIZI, CONSULENZA E MARKETING PER L’INTERMEDIAZIONE con la partecipazione di Niccolò Suardi (COLLIERS ITALIA), Angelo Musco (COMPAGNIA IMMOBILIARE ITALIANA), Thomas Guardiani (DILS),  Guido Lodigiani (RE4COM), Domenico Ciacera (UNICREDIT RE SERVICES), Dayana Ghezzi (WORLD CAPITAL) e di Giulio Azzolini (FRIMM) per l’approfondimento su innovazione, tecnologia e digitalizzazione relativa al tema. Le stime relative alla variazione del fatturato fornite dalle Società rappresentano, nella maggior parte dei casi, elementi di positività per il comparto. L’asset class maggiormente trattata è quella residenziale in vendita, seguita dai comparti degli uffici e retail, con la logistica costituisce complessivamente meno di un quinto delle tipologie immobiliari trattate. Se si concentra l’analisi sui volumi, economici e professionali, direttamente correlati ad attività di intermediazione, sia agency che capital market, il fatturato delle Società appartenenti al Gruppo di lavoro è pari a quasi novanta milioni di euro, di cui l’8,4 per cento (7,5 milioni di euro) riferito alla seconda tipologia di mercato.

 

Il project management si conferma come la seconda attività più rilevante nell’ampio ventaglio dei servizi immobiliari, sebbene con una dimensione significativamente ridotta rispetto a quella relativa al property e facility management. Il fatturato relativo alle dieci Società di servizi immobiliari che svolgono attività di project management partecipanti alla realizzazione del Rapporto di Scenari Immobiliari ha sfiorato a fine 2024 i 60 milioni di euro, con una media di quasi 5,9 milioni di euro di fatturato per Società, valori stabili rispetto a quanto registrato nel 2023, quando il fatturato medio di otto società raggiungeva gli stessi volumi. È quanto è emerso dalla tavola rotonda sul PROJECT MANAGEMENT con interventi di Cristiana Colli (ARTELIA GROUP), Wilmer Berton (BESTMIND), Ginevra Macchi (DREES & SOMMER), Alberto Parazzi (EOS CONSULTING),  Andrea Tota (HILL INTERNATIONAL), Giancarlo Formaro (JACOBS ITALIA), Marco Anselmi (PROTOS), Lorenzo Dei Poli (RECCHIENGINEERING) e di Alessio Bertella (HARPACEAS) per l’approfondimento su innovazione, tecnologia e digitalizzazione relativa al tema. Con riferimento ai dati di chiusura del 2024 relativi alle società il cui core business è rappresentato dal property management, questo servizio ha subìto un marcato incremento rispetto all’anno precedente, facendo registrare quasi il 24 per cento del fatturato complessivo di buona parte delle società partecipanti al Gruppo di lavoro (era pari al 17,7 per cento nel 2023), arrivando a coinvolgere quasi 180 dipendenti.

 

A concludere i lavori del Secondo forum nazionale sull’industria dei servizi immobiliari, il panel su IL PUNTO DI VISTA DELLA COMMITTENZA in cui sono intervenuti Francesco Giagulli (BANCA D’ITALIA), Valentina Compagno (FABRICA IMMOBILIARE SGR), Andrea Colombrita (INVESTIRE SGR), Riccardo Ronchi (KRYALOS SGR), Francesco D’Ambrosio (POSTE ITALIANE) che hanno sottolineato l’importanza del loro ruolo all’interno di un’industria delle costruzioni e dei servizi immobiliari in rapida e forte evoluzione come quella italiana.

 

 

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