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Fondi immobiliari italiani oltre i cento miliardi di patrimonio

Il doppio di banche, assicurazioni e fondi pensione.

Presentato a Milano il 38mo Rapporto “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero” a cura di Scenari Immobiliari. Nel 2020 patrimonio a 3.250 miliardi di euro nel mondo (+2,2%). Aumentano investimenti nel residenziale e nella logistica.

 

La pandemia ha rallentato ma non fermato  l’andamento positivo del risparmio gestito in immobili attraverso fondi immobiliari (quotati, non quotati) e i Reits. A livello globale il patrimonio immobiliare di fondi e Reits ha raggiunto 3.250 miliardi di euro a fine 2020, registrando un aumento del 2,2 per cento rispetto all’anno precedente. I gestori hanno effettuato scelte conservative ma si sono affermati nuovi mercati di nicchia come il residenziale gestito e la logistica, vero comparto vincente nel 2020. Le prospettive per il 2021 sono di una forte crescita a livello mondiale spinta dai grandi investimenti pubblici e dagli stimoli economici. Ecco alcuni dei dati che emergono dal 38mo Rapporto 2021 su “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei, che ne ha curato la parte di analisi finanziaria, e presentato oggi a Milano.

 

In Europa sono operativi circa 1.800 fondi immobiliari (di cui 535 in Italia) con un patrimonio netto di circa 760 miliardi di euro, cresciuto del 3,8 per cento in un anno. Per il 2021 si stima di superare la soglia di ottocento miliardi di euro. A dominare la classifica dei Paesi europei è la Germania, seguita dalla Francia. L’Italia conquista la terza posizione, superando la Gran Bretagna. Discorso a parte per i fondi lussemburghesi.  I gestori europei hanno diversificato molto gli investimenti e il risultato è stato un rendimento medio del 3,75 per cento, decisamente premiante rispetto alle alternative finanziarie (Borse escluse).

 

“Siamo felici di aver accompagnato in questi vent’anni – dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, aprendo il convegno di presentazione del Rapporto – lo sviluppo del settore dei fondi immobiliari. Una crescita ‘da formula 1’: da zero a cento in meno di vent’anni. Il traguardo dei cento miliardi di patrimonio immobiliare è stato raggiunto con due anni di anticipo. Nel 2020 la raccolta è stata di quasi sette miliardi e trenta solo nell’ultimo quinquennio. Il prodotto si è rivelato flessibile, trasparente e capace di dare soddisfazione agli investitori. E’ un peccato che non si sia seguita la strada dei fondi francesi per continuare ad offrire fondi anche ai piccoli investitori, dopo la stagione iniziale”.

 

In Italia il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai 535 fondi attivi ha superato quota cento miliardi di euro, con un incremento del 9,5 per cento sul 2019: le previsioni per il 2021sono di un ulteriore incremento di circa il cinque per cento. Si tratta di un patrimonio immobiliare che al 31 dicembre 2020 è costituito da circa diecimila immobili con una superficie complessiva di 38,7 milioni di mq. Solo un anno fa i fondi erano 505 con un patrimonio di circa 9.900 immobili  e una superficie complessiva di 38 milioni di mq.

 

“Le Sgr italiane – aggiunge  Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – nel 2020 hanno realizzato un fatturato complessivo di circa 330 milioni di euro, con circa 1.100 addetti. Gli acquisti nel corso dell’anno sono stati pari a 4,3 miliardi di euro, in contrazione di oltre il quaranta cento rispetto al 2019, a fronte di 3,2 miliardi di euro di dismissioni, in crescita del 14,3 per cento su dodici mesi. Nell’ambito delle acquisizioni è in crescita l’interesse per il settore degli uffici, asset class alternative e il peso delle operazioni di sviluppo. Le dismissioni hanno riguardato soprattutto il comparto degli uffici, con maggiore incidenza rispetto all’anno precedente, gli immobili residenziali ceduti risultano la metà rispetto al 2019”.

 

Il Rapporto ha stilato anche un classifica,  parziale, dei maggiori fondi immobiliari italiani che vede in testa Il fondo Ippocrate di Dea Capital Re Sgr con 2,6 miliardi di euro di patrimonio e Mascagni di Generali Real Estate Sgr SpA con 2,5 miliardi di euro di patrimonio immobiliare.

 

 

Il Rapporto è stato presentato da Mario Breglia, (presidente di Scenari Immobiliari), Francesca Zirnstein (direttore generale di Scenari Immobiliari) e Gottardo Casadei (Studio Casadei), e commentato da Alberto Agazzi (GENERALI REAL ESTATE SGR), Ofer Arbib (ANTIRION SGR), Alessandro Busci (PRELIOS SGR), Emanuele Caniggia (DEA CAPITAL REAL ESTATE SGR), Riccardo Corsi (FABRICA IMMOBILIARE SGR),  Giovanna Della Posta (INVIMIT SGR), Giovanni Di Corato (AMUNDI REAL ESTATE  ITALIA SGR), Luca Mangia (COIMA SGR), Giampiero Schiavo (CASTELLO SGR), Michele Stella (TORRE SGR), Dario Valentino (INVESTIRE SGR),

 

Il prossimo Rapporto sarà presentato il 25 novembre a Roma.

 

 

 

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