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Immobiliare: Piemonte al 2°posto in Italia per aumento delle compravendite, +22,4% nel 2016 per 47mila transazioni

Prezzi in aumento nel 2017 e previsti in crescita anche nel 2018

mercato immobiliare piemonte
Scenari Immobiliari e Casa.it hanno presentato a Torino il Rapporto 2017 sul mercato immobiliare del Piemonte e della Valle d’Aosta.

 

Il Piemonte è la seconda regione italiana per crescita del numero di compravendite immobiliari, dietro soltanto all’Emilia Romagna, con un +22,4 per cento nel 2016, ben al di sopra dell’andamento italiano in aumento del 16,9 per cento rispetto al 2015. Questi sono alcuni dei dati del Rapporto 2017 sul mercato immobiliare del Piemonte e della Valle d’Aosta, presentato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Casa.it.

 

Con 47mila transazioni nel 2016, il Piemonte rappresenta il nove per cento delle compravendite residenziali nazionali, mentre la Valle d’Aosta con 1.600 unità transate (+14 per cento sul 2015 e decimo posto tra le regioni italiane) copre lo 0,3 per cento del totale nazionale.

 

Per il 2017 in Piemonte è attesa una prosecuzione del trend di crescita, che dovrebbe far registrare 51mila compravendite residenziali, cioè il nove per cento in più rispetto al 2016, più dell’incremento medio nazionale stimato per l’anno in corso. L’andamento del Piemonte dal 2007 mostra un percorso parallelo a quello nazionale, ma con previsioni di crescita superiori, con una stima di oltre 58mila compravendite nel 2018 e 63mila nel 2020. Seguirà, invece, la scia dell’Italia la Valle d’Aosta, che in dieci anni ha perso il trenta per cento dei volumi transati.

 

Relativamente ai prezzi medi, per la fine dell’anno in corso e per il 2018 si stima un rialzo dei valori in tutti i capoluoghi di provincia piemontesi. A partire dal 2017 il rialzo delle quotazioni, specie in Valle d’Aosta, sarà costante fino al 2020, tornando ai valori del 2007.

 

“Le trasformazioni demografiche, sociali ed economiche degli ultimi anni – dichiara Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari – hanno portato profondi cambiamenti nell’articolazione con la quale le persone organizzano le proprie modalità di residenza sul territorio piemontese. Il fenomeno più evidente è il progressivo spostamento delle famiglie dalla città verso i comuni esterni. Si fa strada una tendenza di “de-urbanizzazione” soprattutto in prossimità dei grandi centri. Torino, che ha visto una grande espansione nei decenni scorsi, ora tende a contrarsi. I suoi cittadini tendono a trasferirsi nei piccoli comuni circostanti. Le zone pianeggianti e immerse nel verde sono ormai preferite per un eventuale trasferimento oltre i confini della città grazie a un’offerta abitativa con prezzi più bassi, anche se i millennials tendono a optare per il centro, con tutte le sue comodità e le opportunità di lavoro”.

 

“Casa.it, con oltre 11 milioni di visite mensili in tutta Italia – commenta Luca Rossetto, Amministratore Delegato del Gruppo Casa.it – conferma il trend di crescita registrato da Scenari Immobiliari: a livello regionale, infatti, nel 3° trimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016 i contatti generati agli agenti immobiliari dal portale sono cresciuti del +78%.  Il trend di richieste generate dal portale è un indicatore significativo del trend futuro del mercato, e questi forti incrementi  fanno ben sperare sulla dinamica dei prossimi trimestri in Piemonte. Tra i capoluoghi di provincia, registrano un segno più che positivo Verbania, Biella, Vercelli, e Asti dove, nell’ultimo trimestre del 2017  le richieste di abitazioni sono più che raddoppiate,  crescendo rispettivamente del +124%, +117%, +111%, +105%.  Molto bene anche Novara con un  +92%  di richieste seguita a breve distanza da Cuneo che registra un + 91%. Torino conferma di essere un mercato dinamico seppur con una intensità  di crescita leggermente inferiore alle altre città della regione, con una crescita del  + 69%  delle richieste nel periodo considerato”.

 

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